Descrizione evento
Lo utilizziamo di continuo, prendendo in mano oggetti, sentendone la loro temperatura e consistenza, accarezzando le persone con cui siamo più in confidenza.
Eppure lo sottovalutiamo o addirittura ce ne dimentichiamo.
Facciamo di continuo quest’esperienza che mette in contatto il nostro mondo con quello esterno, ma la facciamo esaurire nel momento stesso in cui i nostri recettori comunicano al cervello che abbiamo toccato qualcosa.
Perchè prestare attenzione a cosa facciamo mentre ci serviamo di esso vorrebbe dire rallentare, ascoltare, e ascoltarci.
In una maniera più profonda e intima.
Concederci il lusso di usare il tatto come mezzo per allenare la propria capacità di ascolto interiore.
Scoprire quanto i nostri sensi siano collegati e interdipendenti tra loro.
Imparare ad andare piano.
Questo lavoro di profonda consapevolezza Felice Tagliaferri lo fa quotidianamente, data la sua condizione di artista non vedente.
Nel corso della sua vita, in cui ha dovuto confrontarsi con un buio costante, ha affinato sempre di più la capacità di percepire il mondo che lo circonda tramite gli altri suoi sensi, e vive il suo lavoro di artista come una missione, affinché chi non vede, o ha una disabilità, possa avere ugualmente accesso al mondo dell’arte.
Conoscere il suo mondo, poter vedere, ma soprattutto toccare le sue opere, e scoprire come prendono forma, a partire proprio da quel buio che per molti sarebbe un ostacolo, è un regalo che questa giornata potrà fare a tutti coloro che vi parteciperanno.
Un’esperienza per chi vuole dedicarsi del tempo per scoprire emozioni e sensazioni che la vita frenetica ci porta spesso a dimenticare.
Il focus
Tagliaferri proporrà un laboratorio tattile che guiderà i partecipanti verso un nuovo rapporto con se stessi, per affinare la propria capacità di ascolto e sensibilità percettiva.
Le persone capiranno tramite esperienze individuali e di coppia cosa voglia veramente dire toccare, vedere e aver fiducia in se stessi e negli altri.
Felice Tagliaferri
Le sue creazioni sono infatti sculture non viste, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili.
Peculiarità della sua tecnica è la cura meticolosa dell’aspetto tattile, al punto che l’esplorazione tattile di ogni sua opera rivela dettagli non percepibili con l’uso esclusivo della vista.
La sua arte è prevalentemente figurativa ed è stata definita da esperti del settore “arte sociale” per le finalità che la caratterizzano.
Nel 2006 ha fondato la Chiesa dell’Arte, la prima scuola di arti plastiche al mondo diretta da uno scultore non vedente, che organizza corsi diretti a persone che vogliono scoprire un modo nuovo e alternativo di creare forme artistiche, seguendo il particolare metodo di lavoro tattile-visivo in cui si guarda con le mani e si tocca con gli occhi.
Collabora in maniera continuativa con i Musei Vaticani, il Museo Tattile Statale Omero, l’Accademia di Brera, l’Accademia di Roma, la Collezione Guggenheim di Venezia e l’Università di Dublino.
Fonte biografia: www.felicetagliaferri.it